Se da un lato la sciamatura rappresenta un aspetto di primaria importanza per la biologia delle api, dall'altro lato costituisce un danno per l'apicoltore, considerato che  la famiglia sciamata  non produce un surplus di miele.
Numerosi sono i fattori, tra cause esterne ed interne, che concorrono al processo della sciamatura  (distribuzione spoporzionata della popolazione delle api operaie, tendenza genetica alla sciamatura, condizioni sanitare,  gestione pessima  dell'alveare , ecc..), pertanto non è sempre facile la sua gestione se si considera solo uno o pochi aspetti trattandoli separatamente gli uni dagli altri.
Le condizioni che si verificano durante la sciamatura non sono uguali in tutte le colonie dello stesso apiario:
- famiglie che ritardano la sciamatura, mentre alcune l'anticipano
- famiglie che sciamano lasciandoci i melari mezzi pieni
- colonie che, sebbene gli abbiamo sottratto con accortezza tutte le celle reali, sono sciamate lo stesso oppure non sono salite sul melario, ecc...
Sono tante le varianti che possono essere messe in atto dalle nostre colonie per compiere la sciamatura, ma se non le conosciamo abbastanza bene in tutti i suoi aspetti  rischiamo di fare confusione e di non gestire con ottimi risultati le nostre colonie,  cagionando una scarsa produzione di miele o perdita delle famiglie.
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